Farmaci orfani, EMA incentiva il mondo accademico azzerando le tariffe di consulenza

Per incoraggiare ulteriormente lo sviluppo di trattamenti per le malattie rare da parte del mondo accademico l’EMA, Agenzia Europea del Farmaco, ha annunciato che rinuncerà a tutte le spese di consulenza scientifica. L’incentivo, rivolto unicamente a enti pubblici e privati dedicati prevalentemente alla ricerca, vuole essere un riconoscimento del fondamentale ruolo che esso ricopre nello sviluppo dei farmaci innovativi. La ricerca scientifica accademica è infatti sempre più spesso fonte di nuove metodologie e farmaci innovativi a potenziale beneficio dei malati rari.

Il provvedimento mira inoltre a far sì che l’interazione con l’ente regolatorio europeo avvenga fin da subito, per comprendere precocemente i requisiti normativi necessari allo sviluppo del farmaco e produrre rapidamente le evidenze necessarie a valutare rischi e benefici del processo di regolamentazione dei farmaco. L’interazione precoce aiuterà a trasformare le scoperte accademiche in terapie autorizzate nel minor tempo possibile, a beneficio dei pazienti.

Fino ad ora, secondo quanto dichiarato dal mondo accademico, le tariffe per consulenza scientifica necessaria a redigere correttamente i protocolli di ricerca e sperimentazione hanno ostacolato il coinvolgimento precoce dell’EMA nei processi di sviluppo dei farmaci. Per tale motivo EMA, all’interno della sua strategia Regulatory Science Strategy to 2025 e dell’Action Plan per le piccole e medie imprese, l’EMA ha deciso di includere il mondo accademico nell’elenco delle organizzazioni ammissibili all’assistenza gratuita per i protocolli a partire dal 19 giugno 2020.

Chi potrà avvalersi dell’agevolazione?

EMA precisa che i candidati idonei includono:

  • Istituti di istruzione superiore, pubblici o privati, che rilascino titoli accademici;
  • Enti di ricerca senza scopo di lucro la cui mission prevalente sia la ricerca;
  • Organizzazioni internazionali di rilevanza europea, che abbiano come principale obiettivo la promozione della cooperazione scientifica e tecnologica in Europa.

Tutti questi soggetti dovranno dimostrare di non essere finanziati o gestiti da organizzazioni private a scopo di lucro (del settore farmaceutico), oppure non devono aver concluso alcun accordo con le aziende farmaceutiche in merito a sponsorizzazioni o partecipazioni a progetti di ricerca specifici, nell’ambito della progettualità per cui si richiede l’agevolazione.

Per saperne di più scarica qui la documentazione utile:

IL PROVVEDIMENTO EMA

LA NOTA ESPLICATIVA DELL’EMA SULLE TARIFFE EMA

 

Di Ilaria Vacca